I laboratori

Condotti da insegnanti e formatori del MCE, i laboratori proporranno attività teorico-pratiche, esperienze e situazioni educative che daranno voce a diversi punti di vista, fornendo spunti per riflessioni pedagogiche comuni. Sono il frutto del lavoro di Gruppi che hanno avviato una ricerca e, i Cantieri sono lo spazio giusto per presentarla, praticarla e capire se si sta andando nella direzione migliore. I laboratori intrecciano linguaggi di varie aree interdisciplinari: Socio storico antropologico, Psico-pedagogico didattico, Logico-matematico, scientifico, Espressivo estetico Letterario.Elenco laboratori da inserire

  1. ROTTE DI VIAGGIO NELLE LINGUE VIVE. Parole per giocare a rifare il mondo. A cura di Marta Marchi e Lidia Pantaleo (Gruppo Nazionale MCE Lingua)
    Un viaggio nella e con la Lingua tra la parola giocata e i giochi di parola per distillare antidoti capaci di smascherare i giochi di potere e costruire anticorpi che permettano di resistere creativamente e criticamente agli stereotipi tessendo nuove trame che aprono all’utopia.

  2. DIRE FARE PENSARE oltre gli stereotipi di genere. Educare alle differenze per crescere nella complessità. A cura di Diletta Diazzi, Martina Zadra e Marina Zuliani (Gruppo Territoriale MCE Bologna) con Rete Educare alle Differenze.
    Durante il laboratorio ci accompagneremo in alcuni dei territori che si possono attraversare quando, in ambito educativo, ci si muove portando con sé uno sguardo attento alle differenze di genere e all’intersezionalità, sia tra educator* , che tra educator* e student*. L’intento è quello di mettere a tema la questione interrogandosi insieme alle e ai partecipanti, decostruendo e costruendo assieme sguardi, domande, pratiche educative. Il movimento della nostra ricerca sarà sempre circolare tra esperienza collettiva e di sé, riflessione e pratica, parola e ascolto.

  3. DIAMO CORPO AL GIOCO. Giocare con il corpo per ritrovare il sé. A cura di Carla Fedele e Sara Regina (Gruppo Territoriale MCE Modena)
    Si può imparare a scuola a conoscere la propria forza e ad usare il proprio potere in maniera consapevole in relazione agli altri e alle altre giocando? Giochiamo e impariamo ad usare la forza e il potere in modo rispettoso e sicuro; osserviamo cosa succede a livello profondo quando pratichiamo il gioco.

  4. PASSI DA GIGANTE. Un percorso dall’io al noi giocato fra regole e libertà. A cura di Maurizia Di Stefano e Francesco Maria Salimbeni (Gruppo Territoriale MCE Roma)
    “Giocare è fondare un ordine”, afferma Graciela Schleines in “Giochi innocenti, giochi terribili”. Attraverso l’uso di giganti di carta affronteremo due aspetti del gioco: quello che si manifesta attraverso la competizione, il superamento di ostacoli, il mettersi alla prova e quello che si associa al divertimento della finzione, al mettersi nei panni di, alla trasgressione. I giganti della nostra vita ci aiuteranno così a indagare il potere e la costruzione dell’ordine, inteso come consenso armonico fra parti e non come ordine imposto.

  5. TRA PAROLE E IMMAGINI, farsi un libro a scuola. La conquista della parola in un cantiere cooperativo: apprendimento artigiano e linguistico. A cura di Maurizio Mei (Gruppo Nazionale MCE Democrazia), Marco Carsetti e Chiara Mammarella (Else Edizioni)
    Proponiamo un’esperienza di vera cooperazione, in cui l’aula si trasforma in cantiere per la realizzazione di un’opera collettiva in cui ciascuno si trovi rispecchiato. L’esperienza artigianale, la padronanza man mano crescente di mezzi materiali e tecniche, attraverso le quali assistere a un personale e comune miglioramento, sarà al centro della riflessione. La crescita individuale e la crescita del gruppo con cui si opera si potenziano a vicenda. La cura per la responsabilità affidata a uno significa la riuscita di tutti. All’interno di un gruppo che si dà uno scopo comune, si può giungere ad una crescita personale sorprendente. Piegare e cucire fogli per riunire, rilegare pagine di espressioni scritte, liberate da ansie da prestazione e di giudizio, regala ai partecipanti la voce corale di un gruppo in un’unica opera.

  6. CINEMA PILASTRO. Produrre storie, riappropriarsi del mezzo audiovisivo, ribaltare rapporti di forza. A cura di Michele Aiello (ZaLab) e Giulio Bodini (Gruppo Territoriale MCE Roma)
    Cinema Pilastro è un laboratorio audiovisivo che fa sperimentare, ad un gruppo misto di docenti ed educatori, un processo artistico cooperativo. Dalle esperienze personali di ciascuno e dalle riflessioni scaturite da discussioni sul tema Gioco e Potere, i partecipanti ideeranno e realizzeranno un cortometraggio ispirato al territorio del quartiere bolognese “Pilastro”, sede dei Cantieri 2024. Lo scopo è quello di offrire ai partecipanti una chiave di lettura operativa, cooperativa e attiva rispetto all’uso dei materiali audiovisivi, che nei contesti educativi è spesso di tipo passivo.

  7. GIOCARE STORICAMENTE. Giochi per l’apprendimento della storia. Utilizziamo il dispositivo del gioco per indagare e discutere i dispositivi del potere. A cura di Marco Cecalupo e Antonio Brusa (Historia Ludens) e Enrico Cavalieri (Gruppo Territoriale MCE Bologna).
    In collaborazione con il progetto “I territori della memoria” del Dipartimento Storia Cultura Civiltà dell’Università di Bologna.
  8. Il laboratorio consiste di una serie di giochi didattici specificamente creati per l’insegnamento della storia nelle scuole. I partecipanti al laboratorio sono “giocatori”, utilizzano il dispositivo/modello del gioco per indagare e discutere i dispositivi del potere in mondi più o meno lontani nel tempo e nello spazio.